Si tratta di un insediamento Rupestre inserito nella Rete Monastica del circondario crotonese, l’eremo appartenuto ad un religioso, probabilmente del X secolo, é formato da una grotta scavata in una calcarenite assai dura e compatta con a lato una minuscola chiesa, del tipo sepolcrale, che risale sia per la fattura che per le deduzioni storiche almeno al 900 d.c.

L’esistenza di questa piccola cappella, in epoca monastica, richiama le cosiddette laure, piccole capanne costituite da frascame d’alloro e di altri arbusti della macchia mediterranea, utilizzate da anacoreti, che perseguivano la penitenza, la solitudine e la preghiera, testimonianza della diffusione, nel nostro territorio, del monachesimo italo-greco.

Nelle vicinanze é sorta successivamente una più grande chiesa denominata Santa Maria della Scala, probabilmente perchè per accedervi, sia da sud che da nord, si doveva oltrepassare una scala.