IL SANTUARIO

Il Santuario Madonna della Scala è situato fuori dal centro abitato in direzione Nord.

La Chiesa, con la forma dell'edificio a croce latina e con la facciata principale rivolta in direzione ovest, presenta un unica navata con rientranze laterali a formare una T, in stile Normanno–Basiliano e risale al 1000-1200 d.C., accanto alla chiesa sono ben visibili le nicchie rupestri a sepolture tipo “grotta”.

Nel parco che circonda il Santuario diversi elementi si fondono e formano un ambiente singolare. La mistificazione e l'aria tipica dei luoghi sacri in perfetta simbiosi con le bellezze naturalistiche creano un ambiente singolare e molto suggestivo, intriso di sacralità, ritualità, serenità e pace.

La presenza di querce secolari, di ulivi, pini, gelsi ed erbe selvatiche, nonchè di animali e uccelli di diverse specie, danno la sensazione di un ambiente biologicamente sano.

Iconografia dell’immagine sacra

La statua della Madonna è tutta scolpita in pietra con il bambino Gesù sul braccio destro, è posta dentro una nicchia dietro l’altare, un tempo protetta da un’ anta di vetro. Poggia su una base lignea, il tronco dell’albero, dove la leggenda vuole che la Madonna si sia mutata in statua. La vergine indossa una veste di colore rosso – più scura del colore originario dopo che la statua è stata ridipinta negli anni ’60 dal parroco del paese per sfatare la leggenda dell’intoccabilità – cinta in vita da un cordone e con un mantello azzurro trapunto di stelle. Sul braccio destro reca il Bambino Gesù e con l’indice della mano sinistra indica l’alto.

Il Bambino regge in una mano un piccolo globo terrestre, nell’altra tiene un fiore. Madonna e Bambino hanno il capo cinto da una corona. La rappresentazione della Madonna incoronata con il bambino è comune ad altre iconografie mariane.

Simbologie

La leggenda e l’iconografia della statua presentano elementi simbolici i cui possibili significati profondi sembrano richiamare antichi culti prescristiani. Il legame della Madonna con un albero, ad esempio: l’albero di per sé in molte culture e religioni è simbolo investito di sacralità legato a miti e culti lunari. Vi sono immagini di Cristo che nasce da un albero. Il manto trapunto di stelle, diffuso nell’iconografia mariana, potrebbe richiamare l’immagine del firmamento stellato, simbolo del dominio delle antiche divinità femminili sul destino, dominato dagli astri. Molto interessante è il nodo del cordone che cinge la veste della statua, che presenta una straordinaria somiglianza con il Thet o nodo di Shet, o nodo di Iside. Si tratta di un cappio verticale annodato a più riprese alla base; era un amuleto liteo, veniva talora posto in mano ai defunti per compiere il percorso dell’aldilà. In epoca greco - romana era inserito nella foggia degli indumenti rituali dalle donne che ottenevano questo nodo sacro annodando assieme le pieghe anteriori dell’indumento. *Testo di Alfonsina Bellio, tratti dal calendario tematico dell’Amministrazione Comunale anno 2004.

La Leggenda della Madonna della Scala

La Madonna apparve per la prima volta ad un pastore di S. Severina che cercava i suoi buoi; questi giunse in prossimità del luogo dove sorge il santuario, vide una bella signora con un bambino in braccio e le chiese notizie sui suoi animali. Ella indicò al pastore il posto dove trovarli, questi dopo aver recuperato quello che cercava, decise di portare via con sè la bella signora. Nell'attraversare il fiume Neto, la signora perse un sandalo, contrariata da quanto stava accadendo, portata a destinazione fece immediatamente ritorno nel luogo del Santuario, andandosi a posare su un ceppo di un gelso, che mise subito germogli, e sul quale rimase per sempre dopo la sua apparizione ai contadini del luogo, ivi è stato edificato il Santuario.

La Leggenda della Madonna della Scala

La Madonna apparve per la prima volta ad un pastore di S. Severina che cercava i suoi buoi; questi giunse in prossimità del luogo dove sorge il santuario, vide una bella signora con un bambino in braccio e le chiese notizie sui suoi animali. Ella indicò al pastore il posto dove trovarli, questi dopo aver recuperato quello che cercava, decise di portare via con sè la bella signora. Nell'attraversare il fiume Neto, la signora perse un sandalo, contrariata da quanto stava accadendo, portata a destinazione fece immediatamente ritorno nel luogo del Santuario, andandosi a posare su un ceppo di un gelso, che mise subito germogli, e sul quale rimase per sempre dopo la sua apparizione ai contadini del luogo, ivi è stato edificato il Santuario.